Ricordo di Michele Romana

31 dicembre 2005

 

Il direttivo dell'Associazione ha chiesto alla signora Lodovica Romana di ricordare il fratello Michele recentemente scomparso.

Era un giorno di primavera, esattamente il 27 maggio 1934, quando a Castellamonte nasceva Michele Romana. Quel mattino di maggio forse infondeva in lui l'amore per le cose belle che ingentiliscono l'animo e tra queste l'arte, sublime dono divino all'intelletto umano. Tra tutte le arti, Michele ha amato soprattutto la Musica, si è innamorato della sua Musa, per non abbandonarla mai più.

Aveva ereditato la passione dal padre che fin dall'infanzia aveva cercato di trasfondergli l'amore per quest'arte sublime che eleva lo spirito, ingentilisce il cuore, nobilita l'animo. Il padre già suonatore di clarinetto aveva insegnato a lui i primi rudimenti per l'apprendimento di questo strumento, che in seguito lo porterà verso gli anni '50 a far parte della Banda della Scuola di Musica “F.Romana”. Michele dopo le elementari aveva frequentato una scuola per meccanici. Ed era in qualità di meccanico che aveva prestato la sua opera presso la Conceria Alta Italia per circa 30 anni, e in seguito presso la Ditta F.lli Pieroni a Castellamonte. Oltrechè di Musica era appassionato di floricoltura. Amava coltivare i fiori nel suo giardino solitario, accompagnato dal canto degli usignoli e dei mille uccelli che popolavano gli alberi all'intorno e che creavano melodie dolcissime, e deliziavano il suo animo sensibile. Era la musica del Creato che avvicina a Dio.

Malgrado il lavoro e gli impegni trovava il tempo per frequentare l'Associazione Filarmonica, seguendone le vicissitudini e cercando di portare il suo modesto contributo per il buon andamento dell'Associazione stessa. Verso gli anni '80 lo troviamo a far parte del Consiglio di amministrazione, mentre il 28 gennaio 1992 viene eletto Presidente della Filarmonica di cui già era vice. Infaticabile ed operoso, pronto a rispondere alle richieste d'aiuto per le necessità pratiche dell'Associazione, non risparmiava fatiche e consigli, disponibile e sorridente come sempre.

Nel 1992 si festeggiano i 170 anni di fondazione del sodalizio e lo vediamo prodigarsi all'inverosimile per la buona riuscita del Convegno Bandistico e dei festeggiamenti indetti per l'avvenimento. Sarà ancora Presidente ad interim per due altre volte sul finire degli anni '90.

Della musica coltivava la grande passione per la lirica che lui definiva “il recitar cantando”. Organizzava viaggi in pullman per portare i castellamontesi, amanti del “bel canto” al Teatro Regio di Torino e all'Arena di Verona. Il tutto con grande entusiasmo e disponibilità..

Per ragioni di età e di salute lasciava ogni incarico attivo in seno all'Associazione in cui aveva profuso per numerosissimi anni, le sue capacità intellettive e le sue forze fisiche, per divenirne il referente storico. Amava raccogliere fatti e testimonianze del passato perché diceva che il vissuto non va perduto. Un albero le cui radici inaridiscono è destinato a seccare, i suoi fiori e i suoi frutti appassiscono perdendosi nel nulla del tempo. Così è per la vita e la storia degli uomini. Michele ha amato la musica e le cose belle e soprattutto ha amato il suo prossimo. In silenzio e con umiltà ha cercato di servire chi aveva bisogno di lui, sempre pronto e disponibile ad ascoltare ed aiutare il debole e l'infelice, mentre per 25 anni ha fatto parte dell'Associazione del Volontariato. Sicuramente sui sentieri della vita non è passato invano. L'alba del 17 dicembre 2005 Michele Romana varcava la soglia ignota da cui non si fa ritorno e oltre la quale, forse, tra melodie celesti entrava nell'unità dei fulgori divini.

Mentre le sue spoglie mortali calavano nella tomba, gli amici della Banda della Scuola di Musica “F.Romana” gli davano l'addio sulle note del Trio di “Cordoglio” che spandevano all'intorno, nel crepuscolo dicembrino, struggenti nostalgie d'infinito e di eternità.

I giovani all'inaugurazione delle nuove divise - anno 1955

In alto: Palemone Pollino, Bombonato, Michele Romana, Lorenzo Vattaneo, Faletti

In basso da sx: Aldo Antonietto, Ing. Cesare Scavarla, Corrado Pagliero, Leo Pollino

 

 

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