Paola Mei direttrice e solista del Coro
Domenica 24 settembre in piazza Vittorio Veneto, sulla coreografica scalinata che conduce a Palazzo Botton, cuore pulsante della Mostra della Ceramica, subito dopo la consegna del premio artistico “Terra di Piemonte” al maestro Giorgio Luciani, si è esibito il Quincy blue choir. La formazione, composta da coro, voci soliste e musicisti, ha coinvolto con impensabile intensità il numeroso pubblico intervenuto. Il direttivo dell'Associazione Filarmonica Castellamonte – Scuola di Musica “F. Romana”, ha sfidato gli dei dell'Olimpo ed ha avuto il coraggio di proporre il concerto all'aperto, malgrado una leggera, ma minacciosa pioggerellina li avesse accompagnati in tutte le fasi di preparazione della piazza. Si sono quindi rivelati utili i molti gazebo allestiti per il pubblico e ancor più la copertura per il palco. Non proprio tutti hanno trovato posto al coperto, ma solo perché la partecipazione è stata ben superiore alle aspettative. Sulla bravura degli esecutori e soprattutto sull'energia sprigionata dalla direttrice Paola Mei c'è poco da scrivere perché i lunghi minuti di applausi sono stati la chiara testimonianza di quanto la gente abbia apprezzato il concerto. Lo stesso sindaco di Castellamonte, insieme all'assessore al turismo Maurizia Bertoncino, malgrado gli impegni incalzanti della cerimonia di chiusura della Mostra della Ceramica, hanno seguito con entusiasmo i vari solisti che si sono alternati nelle più classiche melodie gospel e spiritual. Nel corso della serata il coro ha presentato la propria ultima incisione dal titolo SON (G) S che riporta in copertina la foto di tutti i figli dei cantori fondendo con un gioco di parole i loro amati pargoletti “SON” con la passione per la musica “SONGS”. Al termine del concerto tutti i componenti del Quincy blue choir hanno apposto con orgoglio le loro firme sul libro d'oro dei concerti dell'Associazione Filarmonica: è stata scritta un'altra bella pagina di musica nel pieno rispetto di una tradizione concertistica che a Castellamonte si tramanda ormai da numerose generazioni.
Il coro sulla scalinata a fianco di Palazzo Botton